Curiosità

Sei Italiano? 5 ragioni per non trasferirti in Inghilterra!

[DISCLAIMER: articolo tra il serio e faceto, spero che nessuno si senta offeso da tutto ciò! 😀]

Da qualche tempo a questa parte, a causa della, a volte, non meglio specificata “crisi”, l’italiano sogna la fuga in paesi dove tutto funziona bene. L’Inghilterra (scrivo Inghilterra ma si legge Londra) è ormai diventata il paradiso perduto, il luogo più bello del mondo, dove il lavoro fiocca, dove la vita è migliore, il sogno americano è diventato il sogno inglese, più raggiungibile, più vicino. Ma è davvero tutto rose e fiori? Ecco a voi 5 “stranezze” che rendono il Regno Unito non poi così perfetto come si vuole far credere!

  • Rubinetti “intelligenti”
    Anche nella più tecnologica delle case incapperete in lui, il lavandino inglese, con il rubinetto dell’acqua calda distinto da quella fredda. La leggenda vuole che bisognerebbe riempire il lavello e poi sciacquarsi la faccia, ma la realtà è fatta da mezza faccia gelata e mezza ustionata, e si corre a colazione intronati dallo shock termico.Lavandino inglese
  • Lavare i piatti
    Nel momento in cui, dopo un lauto pasto, decidi di fare la tua parte e andare in cucina a lavare i piatti, cosa ti aspetti dalla famiglia inglese? Un bel ringraziamento? NO! Un sonoro rimprovero per il consumo dell’acqua! Perché l’inglese non risciacqua i piatti, anche in questo caso riempie il lavello insieme al detersivo per piatti, inserisce tutto sporco, spazzola, esce dal lavello ancora con la schiuma sopra e rimuove la stessa con uno strofinaccio. Inutile dire che da quel giorno ho risciacquato i piatti da me usati quando non vista, preoccupata per l’ingerimento delle tossine del Last o del suo corrispettivo inglese.

 

  • Mangiare sano? Molto divertente!
    Come ho detto in questo articolo, la cucina tradizionale inglese è un essere mitologico quasi tanto quanto il mostro di Lochness. Fare la spesa non è assolutamente caro, e spesso con pochi accorgimenti (tipo andare alla chiusura) è possibile trovare prodotti scontati anche del 90%! Ma non vi aspettate che siano prodotti “sani”. Mangiare tutti i giorni al KFC o da Subway è fuori discussione, e allora proverete ad andare all’ASDA più vicino a comprare delle sanissime verdure! Qui troverete bellissime, colorate, freschissime verdure con un delizioso sapore di….NIENTE. Non scherzo, ho dei testimoni che possono confermare che le verdure inglesi non hanno alcun sapore, maturate nelle serre hanno una buona consistenza e un delicatissimo retrogusto di cartone: che siano spinaci o che siano segale non capirete la differenza e marciranno nel giro di pochissimi giorni.

  • How are you? Fine thanks, and you? 
    L’inglese è una creatura che fa dell’educazione la sua bandiera. Capiterà spesso, anche in un negozio, che l’inglese si preoccupi per la tua salute. Non sono forse adorabili? Non proprio, almeno non quando dopo che, in una giornata non storta ma di più, a quel “how are you” si risponde con sincerità. Apriti cielo! Non si può dire di come si sia rimasti fuori casa sotto la pioggia, o di come la sera prima non sia riuscito a dormire, o di come tu sia stato licenziato (non che capiti spesso). Si risponde sempre “fine”, perché all’inglese non interessa nulla di come tu stia realmente, la domanda è un continuo del buongiorno. E si sa, l’italiano è lamentoso per sua natura, può forse convivere con questa stucchevole falsità?

  • Sorridi, sempre e non smettere mai di lavorare.
    Avete presente quei commessi super esaltati dellM&Ms store o di Hamleys? Quelli che ballano, cantano, sorridono e sono felicissimi? NON LO SONO! Tutto è falso, una patina che nasconde un principale pronto a rimproverarti se non sorridi abbastanza. E soprattutto poco importa se hai finito di aggiustare il tuo reparto, tu devi fingere di fare qualcosa: ripiega le stesse maglie, aggiusta i perfettamente impilati scatoloni, e sorridi, sorride finché non ti fa male la mascella. D’altronde sta per entrare un cliente che potrebbe chiederti come stai, e sai già come devi rispondere….

La terra del lavoro? Solo se accetti di rimanere uno straniero.
In Asia essere un'”italiana” era motivo di vanto, di domande curiose, di entusiasmo per la terra dalla quale ho avuto la fortuna di nascere. Per l’inglese l’italiano è lo straniero, l’ennesimo immigrato. Sensazione mia o sfortuna, fatto sta che il trattamento riservatomi è stato diverso da quello taiwanese (parliamo in entrambi i casi di progetti di volontariato, entrambi i casi in una scuola). Mentre a Taipei una fila di curiosi era pronta a bussare al mio ufficio, chiedendomi tutto il possibile, in Galles ho dovuto ripetere più e più volte di essere già un insegnante, di aver già esperienza nel mondo del lavoro e di avere 25 anni, ma sono sempre stata trattata da 18enne alla sua prima “esperienza” e che deve capire “come funziona la vita” (citazioni vere), sminuendo la mia professionalità.
Non mi è piaciuto, per nulla. E lì mi sono domandata: ma che lavoro può fare l’italiano appena arrivato in Inghilterra? Il lavoro qualificato per il quale ha studiato una vita o il cameriere, il commesso, il lavapiatti? Perché per quanto gli italiani vantino l’Inghilterra è questo che poi fanno (almeno la maggior parte), e per quanto si dica che qui non ci siano differenze ci sono, ci sono eccome. Con questo non voglio dire che sia sbagliato, anzi stimo e ammiro coloro che hanno la forza di andare lì a rifarsi una vita, per avere uno stipendio decente e una casa in cui vivere. Ma che non si creda che sia facile, che si arrivi e che il lavoro dei sogni piova dal cielo. Ci vuole fatica, ci vuole sudore e bisogna sbracciarsi le maniche e mettersi a lavorare duramente. Duramente, non all’italiana.

No, non è il paese dei sogni, è solo un paese dove lo stipendio è più alto e le opportunità sono maggiori. Ma preparatevi a sgobbare, per non tornare a casa in lacrime.

 

PS: No, non pensate che in Taiwan sia tutto perfetto perché anche lì c’erano 5 stranezze, potete ripassarle dando un’occhiata a questo vecchio articolo!

25 pensieri su “Sei Italiano? 5 ragioni per non trasferirti in Inghilterra!”

  1. Luoghi comuni. Non bisogna fare di tutta un’erba un fascio. questo andava bene 20 anni fa ..nn piu. la maggior parte delle case cosi come i negozi vendono rubinetti moderni. hanno il lavastoviglie. e mangiano takeaway di ogni genere.

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  2. “perché all’inglese non interessa nulla di come tu stia realmente, la domanda è un continuo del buongiorno. ” idem in Portogallo, ma io amo spiazzarli rispondendo: grazie mille, tutto bene e a lei la giornata è andata bene? 😀 li vedi contorcersi perché non se lo aspettano. 😉 hahahhaha

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    1. Non è vero, sono portoghese e ho avuto la possibilita di essere cresciuto in un paese bellissimo come l’italia, e molte volte ho visto che le due culture erano molto simili.

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  3. Ha Ha! Very funny. It is good to see ourselves as others see us. Saying good morning is just being polite. We also say ‘sorry’ more often than we really need to. We don’t go around saying ‘prego’ all the time which seems to be a similar sort of thing? In England we work hard, we don’t go to bed in the afternoon. We like it the way it is, if you don’t like it, don’t come. Hopefully soon we will be out of EU and all of Europe will be pleased. We don’t mind if people don’t like us but it surprises us that they keep coming!
    I like Italy a great deal, I visit as often as I can and I can’t help noticing that Italian drivers are the worst in Europe and people only eat pasta which means plates and cutlery are a lot easier to swill down after use! See what I mean?

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    1. Actually we don’t eat just pasta, but I agree about being the worst drivers in Europe (probably in the world!). Of course everything I wrote is exaggerate to make people laugh, except the last part and that’s because in my opinion italian people idealize too much England. And don’t misunderstand me, I love England. I go there almost every year, but is not “perfect”, and people from Italy sometimes speaks as they just go there and find the job of their life just doing nothing, and is not like that: probably there you have to work harder than here because it’s how it works there, I didn’t say it is wrong but just that is like that. 🙂

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  4. Un articolo simpatico e ironico. Non c’è bisogno di prendersela se si dice la verità su ogni paese. Noi di difetti ne abbiamo a volontà, penso non si contino. Ma anche gli altri paesi non sono perfetti, negarlo vorrebbe dire non essere cosciente della verità. Per quanto riguarda il lavoro non posso giudicare perché non ho mai provato, ma posso immaginare che se tantissima gente si trasferisce lì sarà per avere possibilità di vita migliori, ma non certo senza qualche conseguenza. 🙂
    Un bacione

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      1. Quello è stato uno dei tanti shock 😂
        Comunque le differenze di abitudini e culturali servono a confrontarsi e permette a tutti di crescere ed imparare…
        i miei coinquilini dopo due giorni dal mio arrivo hanno subito iniziato a sciacquare le stoviglie ahahahah

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  5. Ciao ti dico la verità… Ho pensato a lungo (e ancora ci penso ) se trasferirmi in Inghilterra… Mi ha sempre in qualche modo affascinato..! Ma c’è sempre stato qualcosa che mi bloccava… Leggo volentieri questo tuo articolo.. Mi piace, fai un ritratto della situazione e della tua esperienza, così come è giusto che sia!😀

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    1. Ci sono moltissime persone che vivono in UK e ne sono entusiaste, naturalmente. Io dico sempre che se ci si vuole fare un’opinione giusta bisogna vedere con i propri occhi, dunque se vuoi provare non lasciarti spaventare (o fomentare)! 🙂

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  6. mi sono lasciata in grosse grasse risate! confermo io sono stata una di quei italiani illusi!!!! Infatti una cosa che odio ( e qui ora vorrei una musica drammatica regia ) e quando i miei compaesani si lamentano di quanto sia storto il loro paese… non lo sanno che vordiii’ …comunque ci sono capitata ora sul tuo diario, bello mi piace e seguo.

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