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Suoni da strada: la colonna sonora non convenzionale di un viaggio

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Buongiorno viaggiatori! Il periodo invernale è sempre un momento che mi costringe a prendere una pausa dal turbine di viaggi, e quest’anno è stato anche accompagnato da un trasferimento: finalmente sono riuscita ad andare a vivere a Roma, che come saprete se leggete questo blog da un po’, è la mia città italiana preferita!

Tra impegni e trasferte il pensiero verso le nuove mete c’è, ma non ha avuto occasione di concretizzarsi (in realtà qualcosa bolle in pentola, e se tutto va bene potrei tornare presto nella mia amata Asia, in una nuova e elettrizzante meta!). Ma si sa, quando si ha una forte dipendenza da viaggio e si è un fermi, non resta che perdersi nei ricordi. E a tal proposito, ascoltando certe canzoni, mi è venuto in mente di parlare di quei suoni che accompagnano i nostri viaggi.

In quanto esperienza sensoriale anche “l’audio” fa parte del nostro contenitore di ricordi, e spesso suoni e motivetti, volontari o meno, diventano parte del nuovo bagaglio culturale acquisito. Capita addirittura di andare a ricercare certi suoni quotidiani per ritrovare quella sensazione di “familiarità” perduta! Insomma, quanti di noi non hanno memorizzato alcuni di questi?

Indicazione della Metro
Se mi dite Londra, io non posso che pensare a “Please mind the gap, between the train and the platform“, l’iconico annuncio è talmente noto che ne esistono persino gadget e t-shirt! D’altronde è ripetuto ad ogni singola stazione e chi ha visitato Londra sa bene che non può evitare la metro. Anche se non altrettanto conosciuti, vari annunci metro mi si sono ficcati per sempre nel cervello, da Berlino a Taipei, da Tokyo a Parigi, e risentirli una volta tornati, o anche solo in video, non possono che ricollocarmi mentalmente su quei sedili di plastica in attesa della mia fermata.

Convenient Store Jingle
Il jingle che suona ogni qual volta si entra in un conbini della catena Family Mart è altrettanto iconico! Anche se ormai è possibile ritrovare questi negozietti h24 in gran parte dei paesi asiatici sicuramente è un suono che riporta immediatamente alla Terra del Sol levante. Il motivetto si infila immediatamente nel nostro cervello, e chi ha passato anche solo pochi giorni a Tokyo lo sa bene. Tra l’altro non so voi, ma io sono in grado di ricostruire persino il caratteristico odore dei conbini solo ascoltandone la musica!

Come in un anime
Grazie agli anime, sappiamo ormai tutti qual’è il suono dell’equivalente di una campanella scolastica giapponese. Ma vi assicuro che sentirlo dal vivo fa tutto un altro effetto! Anche questo celeberrimo jingle è ormai possibile trovarlo in diverse scuole del mondo. Una curiosità a tal proposito: questa melodia in realtà non è assolutamente giapponese ma ha origini inglesi, infatti il così chiamato Westmister Quarters è nato nella chiesa di St Mary the Great, a Cambridge!


Spazzature acculturate
Quando si va dall’altra parte del mondo ci si ritrova di fronte a jingle accattivanti che a volte indicano qualcosa di completamente diverso da quello che potremmo pensare! Voi l’avreste mai detto che i camion della spazzatura, quando passano per le vie di Tai Pei,  suonano un brano del compositore polacco Tekla Bądarzewska-Baranowska? Io a sentire questo jingle allegro ero quasi certa che fosse un camioncino dei gelati, prima che l’host family mi svelasse la triste realtà…Eppure nonostante lo scopo poco poetico, resta una musichetta che mi fa pensare ai giorni passati in Taiwan!

Un simbolo tutto italiano: l’arrotino!
Per finire, se proprio dovessi dare un “suono” all’Italia, il primo a venirmi in mente sarebbe il celeberrimo ritornello degli arrotini. Identico per tutto lo stivale, è quella deliziosa frase ripetuta in un loop infinito che ti sveglia le mattine di riposo lasciandoti col dubbio che qualcuno, effettivamente, lo sui quest’arrotino. Non sarebbe casa se non ci fosse: donne, preparate i coltelli da affilare!

Quali colonne sonore “non convenzionali” hanno accompagnato i vostri viaggi? Quali motivetti si sono scavati un posticino nelle vostre memorie e nel vostro cuore? Commentate pure con le vostre preferite!

4 pensieri su “Suoni da strada: la colonna sonora non convenzionale di un viaggio”

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