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Tra le ninfee del giardino impressionista di Monet

Che odore ha un quadro? No, vi assicuro che non sto per iniziare un pezzo con una banale sinestesia di come sia possibile immaginare suoni e odori di qualcosa che puoi solo vedere. Eppure, in qualche modo, ho sentito l’odore di un quadro. Di più di uno.

Ho visitato la casa di Monet, a Giverny. Ed è stata una delle esperienze più incredibili della mia vita. Difficile da spiegare in che modo. Io adoro vedere dal vivo quello che ho visto sui libri, quadri, monumenti, statue. Tutto acquista una sua tridimensionalità, particolari che sulla carta stampata non è facile cogliere. Ma qui è diverso, qui non è l’opera in se. Andare alla casa di Monet è letteralmente come entrare dentro l’opera.

Panorama di Stagno delle Ninfee – Armonia verde e Armonia Rosa

Monet ha vissuto a Giverny per più di quarant’anni, fino alla morte nel 1926. Non era solo la sua casa, era il suo laboratorio, la sua fonte di ispirazione primaria, era essa stessa una sua opera d’arte. Anche se non conoscete l’artista approfonditamente avrete sicuramente visto il suo dipinto Lo stagno delle Ninfee. Ecco, io quel ponte ce l’ho avuto di fronte, l’ho percorso, ho toccato l’acqua immobile con le ninfee che tanto ha immortalato con colpi di pennello, in ben 250 dipinti per la precisione. Sono stata nel suo giardino, tra l’odore di lavanda e le farfalle che svolazzavano di fiore in fiore. Ho sentito un quadro, c’ero dentro. Ecco che ne ho sentito l’odore.

Stagno delle Ninfee – Armonia verde, custodito oggi alla National Gallery di Londra

La casa poi, con le stampe giapponesi appese dappertutto e il grande salone-atelier con la gigantesca finestra direttamente sul giardino, che filtra nel verde intenso la luce. Capisco come potesse essere ispirato da un luogo del genere, fatto di colori e odori, pieno di particolari che stimolano i sensi e che non è possibile cogliere ad un colpo d’occhio. Te ne resta solo l’impressione, appunto.

Panorama della serie di Ninfee
Panorama di Il giardino dell’artista a Giverny
Un’esplosione di fiori! 
Sala da pranzo con stampe giapponesi
Il salone atelier

Come arrivare

Per arrivare a Giverny da Parigi il mio viaggio è stato decisamente rocambolesco. Questo perché lavorando in Francia ho dovuto fare un pass Navigo, abbonamento ai mezzi che mi consente di girare per tutta l’Ile de France: potevo dunque non sfruttarlo? Da Paris-ST Lazare ho preso un treno Transilien per Mantes – La Jolie coperta dal mio pass. Qui ho passato una simpatica ora e mezza nella disperata ricerca di qualcosa da vedere che mi ha quasi fatto perdere il successivo treno per Vernon. Ma se volete fare un viaggio diretto e privo di stress è possibile acquistare un biglietto Paris – Vernon per circa 25€ A/R.

Vernon è una cittadina medievale che vale la pena di una passeggiata, ma non ancora la meta finale. Per raggiungere Giverny avete due scelte: la navetta shuttle oppure la bicicletta. Tosto che il bus navetta costa 8€ e affittare una bicicletta davanti la stazione di Vernon 16€, ho optato per la prima soluzione. Tra l’altro, stagione permettendo, allo stesso prezzo è possibile prendere il trenino panoramico turistico. Sì, proprio quello che non ho mai preso nella vita ma che mi sembrava la soluzione più carina avendo una registrazione a bordo che spiega cosa si sta vedendo.

Arrivati a Giverny è possibile visitare il Museo Impressionista e la Casa di Monet, nonché varie gallerie di artisti locali. Personalmente ho visitato solo la casa che da sola toglie parecchio tempo per poterne apprezzare ogni particolare. Il prezzo è di 5,50€ per gli studenti, 9,50€ per adulti, prezzo assolutamente validissimo per la grandezza del posto e del lavoro che fa la Fondazione Claude Monet per mantenerlo al massimo del suo splendore.

L’abitazione è aperta dal 23 marzo al 1 novembre, e il momento ideale per apprezzare al pieno colori e odori è proprio quello estivo!

Facciata esterna e …fila per entrare!

9 pensieri su “Tra le ninfee del giardino impressionista di Monet”

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