Che io abbia un debole per l’estremo oriente è cosa nota, la mia passione per la Cina è di vecchia data e chi mi conosce bene lo sa già. Giusto due dati per chi arriva qui per la prima volta: ho dedicato la mia tesi di laurea magistrale alla percezione della propaganda della Rivoluzione Culturale in Italia, e avevo un invito alla mano che mi avrebbe portato a chiedere il visto per trasferirmi a Shenzhen per un progetto di scambio linguistico. Poi è arrivato il Covid-19, e quello cinese si è fatto un miraggio sempre più lontano.
Flashfoward to 2024, la Cina toglie il visto per ragioni turistiche. Io e il mio compagno ci scambiamo un’occhiata: ora o mai più! Finalmente, dopo averlo desiderato per anni, possiamo andare in Cina! Ci siamo fatti una promessa, non avremmo sprecato un minuto: viaggeremo via terra, niente aeroporti interni, vogliamo vedere quanto più possibile, fosse anche da un finestrino. E quindi, via da Pechino verso Hong Kong passando per Xi’an, Chengdu, Guilin e Yangshuo.
Il primo problema sorge proprio nella pianificazione: ma come si prende un treno in Cina? Non sembra facilissimo, guide aggiornate al pre-covid non ce ne sono, in nessuna lingua. Ecco perché, dopo aver studiato online, parlato con chi vive lì e scoperto sul posto, ho deciso che l’avrei scritta io! Benvenuti dunque in questa mini-guida ai treni cinesi.
Prenotare dall’Italia – ma come?
Viaggiare via treno in Cina è davvero la soluzione ideale: sono velocissimi, sono moderni e puliti e soprattutto sono più economici di un’aereo. Motivo per il quale tutti i cinesi li usano quotidianamente. Pensare di presentarsi in stazione e trovare un biglietto, soprattutto in un viaggio di pochi giorni, è davvero fuori questione. Prenotare dall’Italia diventa quasi un obbligo, ma come fare? Il governo cinese l’opzione inglese sul sito delle ferrovie l’ha pure messa, ma ad oggi, senza un conto cinese, non è possibile acquistare. La soluzione migliore, quella che anche i cinesi usano (difatti è lì dove WeChat vi riporterà) è prenotare attraverso Trip.com. Con questo sito, è possibile prenotare i treni prima che le vendite vengano aperte, Trip.com li comprerà per voi non appena sarà possibile con un supplemento di pochi euro a tratta. Basterà pagare il biglietto direttamente al sito, e se questo non troverà soluzioni la somma vi verrà restituita.

Ci siamo affidati a Trip.com per tutti i nostri spostamenti e, salvo su una tratta (ne parlerò più avanti), è sempre riuscito a farci avere un posto!
Attenzione: non vi verrà emesso un biglietto effettivo, in Cina tutto viene registrato attraverso i numeri di documento quindi userete direttamente il vostro passaporto come biglietto.
Una volta in Cina – Le immense stazioni ferroviarie
Le stazioni cinesi sono davvero grandi, quasi degli aeroporti, vi consiglio di arrivare sul posto con almeno un’ora di anticipo. Le biglietterie sono sempre esterne alla stazione dunque non è possibile entrare senza un biglietto alla mano in perlustrazione. Per andare a colpo sicuro, ecco come comportarsi una volta arrivati.
Bisogna passare un primo controllo documenti e un controllo bagagli attraverso metal detector. Una volta in stazione cercate subito il primo tabellone utile con i numeri dei treni, la vostra prenotazione online vi indicherà il numero del treno e l’orario di partenza: questi sono i dati che dovrete avere a portata di mano e che ricercherete nei tabelloni, poco importa se non conoscete la lingua. Il tabellone vi riporterà a un “check-in” gate, dove dovrete passare un secondo controllo.

Avendo un passaporto straniero, non mettetevi in fila con i cinesi ma cercate l’addetto “umano” che si occupa di controllare i passaporti manualmente. Una volta passato questo secondo controllo, scenderete direttamente sul binario corretto, spesso il treno sarà già sul posto quindi cercate la vostra carrozza e salite a bordo.

Se vi trovate in una stazione piccola e il treno è solo “di passaggio”, scenderete comunque sul binario corretto, cercate a terra il numero della vostra carrozza e attendete nei paraggi. In questi casi i treni solitamente rimangono un paio di minuti, quindi meglio trovarsi preparati.
Per una comprensione visiva di questi passaggi, vi rimando a questo reel Instagram che ho fatto a riguardo!
Una volta a bordo – ce l’abbiamo fatta!
Come dicevo su, i treni cinesi sono proprio belli! Abbiamo usato sia quelli notturni, quelli proiettile e persino gli equivalenti dei “regionali”, ci siamo sempre trovati davanti a carrozze nuove, stra-pulite, con vagone ristorante molto economico (con persino la possibilità di ordinare online dal proprio posto tramite QR code) e bagni sia occidentali che “alla turca”.

Una cosa che però a volte manca sono le informazioni in inglese, ma no problem! I treni cinesi spaccano il secondo, quindi vi basterà sapere l’orario preciso di arrivo per non sbagliare fermata. Trenitalia could never!
E se Trip.com non trova biglietti?
Ammetto che ci è successo! Il nostro piano iniziale prevedeva un treno veloce da Yangshuo verso Shenzhen -Futian, dalla cui stazione è possibile prendere la metro per Hong Kong, esperienza che volevamo fare, ma che non è stata possibile perché il sito non ha trovato posto per noi. Se succede, niente panico, saprete con largo anticipo di essere in “lista d’attesa”, noi abbiamo scelto di non modificare la prenotazione nella speranza di scalare la lista e ottenere comunque il posto. Non ce l’abbiamo fatta, per cui la sera prima della partenza abbiamo cancellato la prenotazione e ne abbiamo fatta una nuova per Canton [nota in Cina come Guangzhou] e da lì un’altra per Hong Kong, un percorso più lungo che ci ha comunque portati a destinazione.
Ma dunque non si può proprio comprare un treno direttamente in stazione?
In realtà si può! Per la nostra gita a Leshan abbiamo deciso di non prenotare il treno visto che costava più la commissione che il biglietto e che si trattava di una gita che non avrebbe eventualmente danneggiato la nostra discesa verso sud, per cui siamo andati alle biglietterie esterne della stazione di Chengdu e abbiamo acquistato il biglietto sul posto.
Contrariamente a quanto avevo letto in giro, nelle stazioni ferroviarie più o meno tutti conoscono un po’ di inglese, per cui nonostante non ci fosse uno sportello dedicato agli stranieri (pare ci sia a Pechino e Shanghai), siamo riusciti a prendere il nostro biglietto senza problemi.
Questo è quanto, spero che questa guida sia stata utile, sicuramente la Cina non è la più semplice delle destinazioni per chi viaggia da sé (la barriera linguistica è bella strong), ma ciò non vuol dire che sia impossibile. Buon viaggio e 再见!