Ai confini di Llandudno, laddove la cittadina finisce, è possibile vedere fin dal Great Orme un immenso spazio verde che la separa dal centro abitato successivo. Mi sono chiesta cosa fosse, e il mistero è stato svelato oggi pomeriggio: si tratta del Bodafon Farm Park, una fattoria con annesso un café e un ristorante, visitabile gratuitamente. E si sa, questa parola mi attira come fosse miele e io fossi un’ape!
Tanto per cominciare vorrei poterci tornare per assaggiarne la cucina, visto l’immenso barbecue dove i ristoratori erano intenti a far rosolare per bene bistecche e costine d’agnello e di manzo, tutto ovviamente prodotto dalla stessa fattoria. L’odore mi ha steso (non mangio carne da…credo da un mese ormai! Ne ho quasi un bisogno fisico), ma nonostante il languore cenare alle cinque e mezza del pomeriggio mi risulta ancora complesso, e quindi rimanderò il pasto ad un pranzo, aggiornandovi a riguardo!

La cosa che sicuramente può attirare di più il visitatore è la varietà di animali che è possibile vedere. Non solo i classici animali da fattoria come mucche, pecore, asini e via discorrendo. La fattoria ha infatti anche due bellissimi lama e alcuni cervi e cerbiatti.
Ma la cosa più affascinante di questa mia visita è stato il complesso del North Wales Bird Trust, un progetto ospitato all’interno della fattoria che vede diversi volontari impegnati nell’allevamento di alcune specie autoctone di gufi e civette, che è possibile ammirare quando a riposo nelle gabbie. I volontari spesso portano alla fattoria esemplari feriti, cercando di preservarne la sopravvivenza. A tal proposito è possible “adottare” uno dei gufi qui presenti per aiutare a finanziare questo progetto! Nel caso in cui voleste dare un’occhiata, andate a fare un giro su The Owl Trust



Il Bodafon Farm Park, come altre attrazioni del Regno Unito, ha un occhio di riguardo per i visitatori più giovani, offrendo loro un trenino trainato da un trattore che permette ai più piccoli di visitare gli animali dentro i loro recinti, organizzando passeggiate a dorso di pony e fornendoli di mini trattori per farli diventare “allevatori per un giorno”.

Adoro sia le civette ( simbolo della Dea) sia i gufi.
Sai, nel mio piano di studio scelsi anche due esami di geografia e ricordo: the “open fields” e i campi “enclosure”..( ci vorrà la “esse”?)
MI fai venire nostalgia dei miei anni più verdi!! 😀
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Noi italiani possiamo permetterci di non mettere le “s” alla fine delle parole straniere, si sa amiamo semplificarci un po’ la vita. Lieta in ogni caso di suscitarti bei ricordi! 😉
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