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Sunshine Blogger Award – Pare che io sia un raggio di sole!

You’re my sunshine, my only sunshine, you make me happy when skies are gray

Ecco cosa risuona nella mia testa quando ho scoperto di questi Sunshine Blogger Awards, E soprattutto, quando ho saputo che la dolce Elisa di Elimeli (andate subito a visitarne il blog!) mi aveva nominata tra i blogger ai quali riconosce “positività, ispirazione e creatività“. Io sconvolta. Soprattutto sul punto della “positività”, visto che un articolo su tre ce l’ho con qualcuno. Ma sono comunque super felice del riconoscimento. E che questo piccolo blog, a volte trascurato, possa ispirare in terzi tali sentimenti, beh, non me l’aspettavo proprio! Dunque accetto con orgoglio il premio e mi preparo a rispondere alle domande-intervista di Elisa!

Pronti a farvi i cavoli miei? Let’s go! 

In che circostanza hai cominciato a pensare di aprire un blog?

Ho aperto Italians vs The World nel 2014, in occasione del mio primo viaggio in solitaria, in Taiwan. Ho sempre amato scrivere ed era la prima volta che mi trovavo così lontano da casa, senza nessuno a cui poter raccontare le mie avventure in tempo reale (colpa anche del fuso orario). Dunque  mi sono decisa, ho cestinato il mio precedente blog generico e ho tentanto l’avventura di questo di viaggio. Nonostante i momenti di fermo a causa del tema, resta il mio blog più duraturo (e quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni!)

Chi è stato o chi è che ti ha sostenuto/a di più per iniziare?

Nessuno, l’ho aperto e basta senza farmi troppe domande!

Qual è il momento migliore della tua giornata per metterti a scrivere?

Scrivere fa un po’ parte della mia vita, ho lavorato come articolista ed editor, ho scritto dei libri. Insomma, non c’è un momento migliore della giornata, per me ogni momento è buono per mettersi seduti davanti al PC e buttare giù qualcosa. Tutto dipende dalla mia ispirazione del momento!

Torni da un viaggio molto coinvolgente: come scegli gli argomenti da raccontare?

Tosto che ho alcune “rubriche” fisse nella mia mente come nel blog, non mi è mai capitato di sedermi a tavolino e pensare a cosa raccontare. Solitamente lì, mentre vivo il momento, mi rendo conto se è un racconto degno o meno del blog. Salvo gli appuntamenti “tecnici”, come le cose da fare gratis, le rubriche sul cibo e i “cinque motivi per non trasferirsi”, tutti gli altri racconti sono frutto dell’ispirazione del momento. Ecco perché mi reputo una pessima blogger! Troppa passione, poca premeditazione…

Raccontami un luogo in cui sei stato/a che ti ha fatta commuovere per l’emozione di essere lì

Nonostante abbia detto peste e corna di Parigi proprio qualche post fa, la prima volta che, ancora liceale, vidi Notre Dame, piansi. Credo sia stata la prima volta che compresi cosa volesse dire sindrome di Stendhal! Fin da piccola Notre Dame de Paris è stato il mio cartone Disney preferito (e già da ciò potete riconoscere i primi segni di squilibrio), al tempo avevo persino finito da poco il romanzo di Hugo, e sembrava che il nostro tour volesse saltare la cattedrale. Ci andammo di notte, non c’era nessuno, solo le luci e “i cori degli angeli”. Le compagne di classe di allora avranno pensato fossi pazza. Da lì in poi è facile che mi commuova in viaggio, sono una persona sensibile all’arte.

Qual è il disguido o l’imprevisto più clamoroso che ti è capitato in viaggio?

Sono una persona super organizzata e attenta. Dunque non ho grandi aneddoti. Una volta ho dimenticato la batteria della reflex, vale come imprevisto clamoroso?

Qual è la cosa più imbarazzante?

Non credo di avere neanche un aneddoto realmente imbarazzante (scusate se sono noiosa), probabilmente la cosa più imbarazzante che sono riuscita a fare è denudarmi completamente per entrare nelle vasche termali di un jjimjilbang di Seul. Ma devo dire che, circondata dalle ajumma coreane sorridenti, non mi sono sentita poi così a disagio!

Romanzi e viaggi: leggi tutto sulla tua destinazione prima di partire o quando rientri?

Non sono una grande fan delle guide turistiche, le trovo noiose e piene di informazioni inutili. Ad esempio, a me cosa frega del numero di abitanti o dell’estensione in km di una città? Ci ho provato ad informarmi, a leggerle, ma arrivo al massimo all’introduzione. Più passa il tempo, meno cerco cosa vedere di una destinazione. Mi faccio un giro su Tripadvisor prima, o leggo i post dei blogger che mi ricordo hanno trattato l’argomento, poi magari sul posto entro nel primo Ufficio Turistico e mi faccio consigliare. Io adoro gli  Uffici Turistici: mappe, sorrisi, consigli dei locali, a volte persino bagni gratuiti e caffè. Però amo leggere, magari diari di viaggio o storie ambientate nel paese che ho visitato. Vado a ricercare quel senso di familiarità che mi manca.

Italiani in vacanza all’estero: fai amicizia o scappi?

Faccio finta di essere straniera. Se sono all’estero un motivo ci sarà! Non sono una grande fan dei miei connazionali all’estero, alla fine si finisce sempre a parlare di quanto sia meglio l’italia. Fa male a loro, fa male a me. 

Da cosa si riconoscono gli italiani in viaggio?

Dal volume della voce. Io per prima  mi rendo conto che in italiano parlo ad un volume decisamente maggiore che nelle altre lingue che conosco. Abbiamo evidentemente un’animo da lavandaia noi italiani!

E ora tocca a voi!

Adesso, per rispettare lo scopo del premio, nominerò a mia volta altri blogger ai quali conferisco questo riconoscimento simbolico! Dovrebbero essere 11 in teoria, ma non voglio risultare molesta nominando chi ha già fatto l’intervista, quindi mi limiterò a cinque. Chi vuole continuare a condividere questi raggi di sole dovrà rispondere alle 11 domande e nominare a sua volta blogger da intervistare.

Chiaro no?

Dunque ecco le nomination!

E le domande alle quali rispondere:

  1. Come hai deciso il nome del tuo blog?
  2. Cosa deve avere, secondo te, un blog di viaggi per essere unico?
  3. Come ti definiresti come viaggiatore?
  4. Qual’è stato il viaggio più epico che hai mai fatto?
  5. Qual’è il viaggio dei tuoi sogni?
  6. Quale sarà la tua prossima meta?
  7. Preferisci partire in gruppo/coppia o in solitaria?
  8. Parliamo di cose negative: qual’è il posto più brutto che hai visitato?
  9. Sei un viaggiatore dal budget ridotto o non badi a spese?
  10. Parliamo di cibo: qual’è il piatto “straniero” più buono che hai assaggiato all’estero?
  11. E ora di persone, c’è mai stato un incontro di viaggio che ha cambiato il tuo modo di vedere le cose?

Spero le possiate trovare interessanti, e per tutti quelli che vogliono comunque rispondere, beh la sezione dei commenti è aperta, non siate timidi! 🙂

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