Eccomi tornata, reduce di una scarpinata che è iniziata alle 10.30 di questa mattina, quando il tram 2, nostro fedele accompagnatore, ci ha lasciato in direzione museo di Van Gogh, a Piazza Museumplein, dove vi sono, tra l’altro, anche il Rijiskmuseum, lo Stendelijk e il museo dei diamanti. Se avete intenzione di visitarli tutti vi consiglio di fare la Museumkaart, visto che non sono proprio economici. Di fronte al museo abbiamo trovato una discreta fila, che abbiamo visto raddoppiarsi alla nostra uscita, dunque consiglio di alzarvi di buon ora se volete visitarlo, sopratutto nel week end.
Un artista come Van Gogh è un assicurazione sulla qualità della vostra visita, e soprattutto è uno di quegli autori che a mio avviso da il suo meglio proprio dal vivo, vista la corposità della pennellata. Il museo è molto ben organizzato, vi sono persino dei microscopi dove poter osservare al massimo del dettaglio il pigmento. Purtroppo non ho alcuna foto dei quadri, visto il divieto presente nel museo. L’unica che mi resta è una con una stampa dei “Girasoli”, custodito in realtà al British Museum, e che ho visto cercare disperatamente da due malcapitati turisti giapponesi.
Per chi lo volesse visitare il museo è aperto ogni giorno dalle 9,00 alle 18,00, mentre il venerdì fino alle 22.00 . Il costo è di 15 euro e non vi sono sconti che tengano, solo i ragazzi di età inferiore ai 18 anni possono entrare gratuitamente.
Dopo un abbondante pranzo nei pressi dell’Hard Rock Café, a 10 minuti dalla Piazza Musemplein, abbiamo proseguito per il Bloemenmarkt, mercato di tulipani, che consiglio vivamente per l’acquisto di souvenir. Maggiore varietà e prezzi più bassi, in una camminata tra i fiori. Anche se evidentemente non è questo il periodo dei famosi tulipani, visto che sono riuscita a vederli solo riprodotti in legno…
Ma, veniamo a un pò di note dolenti: ad Amsterdam l’acqua è ORO!! Comprare una bottiglietta nei chioschi in strada è fuori discussione, visto che il prezzo di mezzo litro oscilla dai due ai tre euro. In qualche negozietto di souvenir abbiamo trovato bottiglie ad un euro, ma in casi molto rari. Se dovete girare molto cercate prima il supermercato più vicino, dove l’acqua costa un terzo.
Persino al pub la birra costa meno, ma d’altronde è davvero difficile non ordinarne qui.
Nota positivissima invece a Museumplein per gli smartphone addicted: dove la trovate in Italia una postazione per caricare il vostro telefono?
Il mio tempo ad Amsterdam sta per scadere, domani mattina si va in direzione Casa di Anne Frank, e poi si torna a Schiphol a prendere l’aereo. A presto!
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