Scendiamo dal treno, mi gira un pò la testa e la gola prude. Sistemo meglio la sciarpa, lo zaino sulle mie spalle sembra ogni tappa sempre più pesante. Camminiamo spediti verso l’uscita della stazione ferroviaria, ritrovandoci dinnanzi ad un immenso spiazzo circondato da alberi autunnali. In fondo, maestoso e imponente, mentre svetta davanti il prato, il Reichstag. Non so se per via per la febbre o per una suggestione, ma la prima sensazione provata di fronte a questa costruzione è stata di…paura. Mi sono sentita immediatamente piccola, sotto quel cielo grigio che incorniciava le bandiere tedesche che sventolavano pigre…

Berlino è economicissima! L’avreste mai detto? I prezzi sono in media 1/4 più bassi di quelli delle altre capitali europee, almeno per ciò che abbiamo comprato lì. Currywurst a soli 1,50€ nei chioschi, Crumble kuchen e cornetti ripieni di marzapane a 1,20€… insomma prezzi quasi siciliani! Per via della mia febbre non ho mangiato molte prelibatezze, giusto delle zuppe pronte, ma nei supermercati ho potuto notare una generale convenienza!
Consigliare un itinerario preciso è difficile, avendo praticamente “saltellato” di qui e di lì cercando di vedere tutto ciò che potevamo nel pochissimo tempo a nostra disposizione.

Un must meraviglioso di cui non potete fare a meno è sicuramente la Testa di Nefertiti al Neues Museum, dove è possibile entrare a 6€ (invece che 12) dimostrando di essere studenti (va bene anche una tassa universitaria in italiano, le abbiamo presentate senza problemi).


Gratuitamente potete fare un salto a vedere ciò che resta del Muro di Berlino, nel Maurerpark, dove delle colonne audioguida vi spiegano la storia di quella che è stata denominata “la striscia della morte”. Naturalmente non può mancare la foto di rito con la porta di Brandeburgo, simbolo della città, e un salto nell’immensa Alexanderplatz, e se avete voglia di fare fila e spendere qualcosina in più salire sulla Torre della Televisione di Berlino, che possiamo considerare altro simbolo, più moderno, della capitale tedesca, brutalmente rinominata da noi con pura ignoranza “la balla”.




Berlino è stata sicuramente la tappa più faticosa di questo Pechino Exp- ah no! (Il fatto che abbia vissuto tutto questo inter rail come se lo fosse non conta, vero?). Dicevo, Berlino è stata la tappa più faticosa, ho potuto girare poco perché non stavo bene e credo di non averla apprezzata al 100%, ripromettendomi di tornarci vi saluto in attesa dello step finale: Varsavia!