Dio benedica il sacrosanto pass Navigo! Da quanto la mia mente votata allo sfruttamento di ogni singolo centesimo l’ha ottenuto, l’idea di approfittare delle belle giornate per andare fuori Parigi a visitare l’Ile de France mi sta facendo scoprire dei posti deliziosi! Questo piccolo stronzetto costa, ma quanto meno lo farò fruttare.
Questo week-end è stata la volta della cittadina medievale di Moret-sur-Loing, sul finire della foresta di Fontainbleu, a sud-est di Parigi. Venti minuti di scarpinata nel nulla cosmico dalla stazione dei treni per essere catapultati in un altro secolo in questo piccolo paesino francese, ottimo da girare rigorosamente a piedi.
Confesso che un’altra delle mie più grandi passioni sono proprio le costruzioni medievali, forse perché spesso ricorrono all’interno del genere fantasy che tanto amo, fatto sta che Moret-sur-Loing sembra davvero uscita da un libro, tra le case a graticcio scolpite nel legno scuro, i mulini, il piccolo castello, le fontane di ferro battuto e le torri della città vi sentirete in un’altra epoca!

Per iniziare la visita consiglio di fare una capatina all’Ufficio del Turismo, che è praticamente il primo edificio che incontrerete davanti la Porte de Samois. Lo staff è gentilissimo e appena varcherete la porta vi rifornirà subito di mappe, spiegazioni, elenchi di musei per riempire al meglio la vostra gita. C’è persino una ragazza italiana se proprio il francese e l’inglese non fanno per voi!
La città si visita tranquillamente in un paio d’ore, e si vanta del soprannome di “museo a cielo aperto”. Non a torto visto che la maggior parte delle attrazioni sono visitabili gratuitamente. Non solo, ogni paese francese che vai impressionista che trovi, e Moret-sur-Loing è stata la patria di Alfred Sisley, che nato a Parigi ha passato qui tutta la sua vita, fino alla morte. La città ha dunque organizzato un percorso sulle tracce delle opere di Sisley ambientate a Moret-sur-Loing, con cartelli là dov’era posto il cavalletto dell’artista. Tale percorso è indicato sulla mappa che riceverete all’Ufficio del Turismo, dunque se volete assicurarvi di non perdere neanche un “point de vue” meglio prenderla con voi.

Sicuramente il punto più bello di Moret-sur-Loing è quello che dà su “Le Loing”, appunto, affluente della Senna, luogo ideale dove fare un pic-nic! Inquietante, invece, come i francesi facessero tranquillamente il bagno nell’acqua sporca del fiume, che emanava un olezzo molto ma molto medievale…

Altri punti di sicuro interesse l’Eglise Notre-Dame, che ha accolto me e altri due sventurati turisti con i battenti spalancati. Una delle chiese più luminose dove mi sia mai capitato di entrare. E la Façade François Ier, resto di una galleria rinascimentale risalente al 1500.

Dulcis in fundo, perché anche le papille gustative vogliono la loro parte, specialità del luogo sono le Sucre d’Orge, delle caramelle la cui ricetta è la stessa da trecento anni, quando venivano fabbricata dai frati Benedettini che le producevano nel loro monastero di Prieuré de Notre Dame des Anges, proprio a Moret-sur-Loing. Qui ne vanno molto fieri, vi è persino un museo che a soli due euro illustra la storia della caramella. Ma se della storia vi interessa poco e volete solo mangiarle e comprarle allora fate una capatina nella stupenda Boutique du Sucre d’Orge di fianco l’Eglise Notre Dame!
Come arrivare a Moret-sur-Loing
Rispetto al precedente viaggio a Giverny, quello a Moret-sur-Loing è stato decisamente più lineare, salvo un ritardo di oltre 45 minuti del mio treno… Ad ogni modo basta prendere la linea R dalla Gare de Lyon, direzione Montargis e scendere alla fermata di Moret-Veneux Les Salblons. Una volta arrivati qui sarete nel paesino vicino di Veneux-Les-Sablons. Non so se è stato il periodo o meno, ma bus non ne ho visti passare, fatto sta che incamminandosi per l’Avenue de Fontainbleau per una ventina di minuti si arriva alle porte di Moret-sur-Loing. Strada praticabilissima e dotata di ampio marciapiede, dunque niente paura. La scarpinata varrà la pena!
Graziosissimo! Sono stata al castello di Fontainebleau, ma non conoscevo Moret-sur-Loing, che mi sembra di capire sia nei dintorni!
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Precisamente, è appena due fermate più in là sulla stessa linea ferroviaria! 🙂
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L’ha ribloggato su Alchimie.
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Ciao Laura, bella l’idea degli Italians VS The World e bellol tuo blog di viaggi e di (dis)avventure di viaggio. Mi ha fatto ridere il generale tedesco che viaggia marciando 🙂 🙂
Mi piacciono moltissimo la Francia e i francesi. Non conosco purtroppo l’Ile de France, solo un poco Parigi e soprattutto il Midi, dove ho vissuto quasi un anno. Anch’io ho sempre adorato viaggiare. Trovo che sia utile per tutti, soprattutto i giovani ma non solo: apre la mente, spazza i pregiudizi (e aiuta con le lingue!).
Ora viaggio prevalentemente per andare a trovare le mie figlie, che vivono all’estero.
Un saluto da Roma,
Giovanni
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Ciao Giovanni, benvenuto sul blog!
Grazie mille per i complimenti, io non sono mai stata nel Midi, chissà che non riesca a farci un salto… Se hai consigli a riguardo scrivimi pure, e buona giornata! 🙂
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Beh, sai, sono passati 45 anni da allora. Stavo a Nizza. Ora magari è diventata eccessivamente chic. Spero sia sopravvissuto lo spirito popolare, con il niçois, dialetto occitano tra l’italiano e il francese. Tipico e buonissimo il ‘pan bagnat’, un grosso paninozzo venduto per strada con uova verdura tonno olio d’oliva. Notevole il quartiere Vieux Nizza, il vecchio quartiere italiano piemontese, con stradine deliziose. Bellissima città. Tutta la costa è fantastica. Montecarlo, vicino, è troppo fitto fitto di edifici. Non mi è mai piaciuto molto.
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Grazie mille per i consigli, soprattutto questo “pan bagnat” mi ispira proprio! 😛
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Foto favolose!
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Grazie mille! 😊
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