Se dico Kobe non può che venirvi in mente il prelibatissimo manzo, oro in formato di carne che ha fatto la fortuna della prefettura di Hyogo e sicuramente uno degli alimenti Giapponesi più rinomati al mondo.
Essendo Kyoto a poco più di un’ora di treno da Kobe mi sono detta che sarebbe stata un’occasione unica per provare questo famoso piatto, non che non lo possa acquistare qui ma volete mettere l’unicità di mangiare del Kobe a Kobe? Un po’ come mangiare una pizza a Napoli! E poi è sempre un’ottima scusa per vedere una nuova città, e dopo attente ricerche ho scovato un pass ottimo per andare a Kobe in giornata: l’Hankyu Rail Pass, che con solo 800円 vi permette di avere un giorno di corse sulla linea Hankyu che lega Osaka, Kyoto e Kobe, credo il modo più economico per andare e venire in giornata in una di queste tre città.
Sarà per il fatto che si tratta di una città portuale, sarà per la sua chinatown, fatto sta che Kobe mi ha ricordato molto una versione asiatica di Liverpool. Qui come nella città inglese ci troviamo in un ambiente estremamente giovane e voglioso di far festa, infatti spesso si parla di Kobe come una versione più piccola di Osaka.

La maggior parte delle attrazioni orbitano intorno alla stazione di Sannomiya, laddove l’Hankyu si ferma. Non è difficile venir inghiottiti tra le strade colorate e le insegne in movimento, ma in cerca di qualcosa di più tradizionale mi sono incamminata verso il Santuario Ikuta, a pochi passi dalla stazione. Abituata alla grandiosità delle costruzioni di Kyoto sono rimasta un po’ delusa da questo piccolo tempio, ma resta comunque un posto carino dove fermarsi dalle caotiche vie principali.

Fattasi ora di pranzo è il momento di cercare un posto dove provare il famoso manzo di Kobe! La mia scelta cheap è ricaduta sul ristorantino Gyo no Takumi, dove ho preso un ottimo lunch set da 1000円, che includeva una porzione di riso con manzo sia trito che a pezzettini, una zuppa e dei sottaceti. Nessun coperto, acqua gratuita e per finire una tazza di matcha offerta della casa. In un ambiente tra l’alto delizioso, non frequentato da turisti occidentali.

La cosa che differenzia il Kobe da una qualsiasi carne, a mio avviso, è la consistenza: si tratta infatti di una carne “marmorizzata”, il grasso si ammorbidisce in cottura rendendola estremamente… scioglievole appunto! Una bistecca di Kobe si aggira un pò ovunque intorno ai 2500円 per la versione più “light”, oppure è possibile prendere degli spiedini da strada sui 300円 in zona China Town.
Perché quando si tratta di cibo non c’è niente di più economico, colorato e rumoroso di una China Town, e se mi seguite sapete già che ne vado pazza. E poi non potevo perdermi certo la mia prima China Town asiatica, ecco perché per il dolce mi sono incamminata verso Nankin-machi, dove in un tripudio di rosso e lanterne si apre una via piena zeppa di street food cinese a prezzi bassissimi. Il paradiso per chi, come me, va pazzo per i baozi!



A pancia piena è arrivato il momento di visitare il celeberrimo porto di Kobe, simbolo della città per via della Kobe Tower e del futuristico edificio del Museo Marittimo, il cui ingresso è di 600円, facilmente evitabili se non siete grandi fan del genere.


Il pomeriggio l’ho passato avventurandomi (leggasi “perdendomi”) per le vie di Rokko, a tre fermate di treno da Kobe. Il paesaggio dalla cima del monte Rokko è rinomato per essere uno dei più belli del mondo, pare. Potevo certo lasciarmelo scappare? Grazie alla gentilezza di un signore giapponese, che mi ha praticamente portata alla stazione della funicolare trascorrendo con me una mezz’ora di camminata in una serie di chiacchiere giappoinglesi, sono riuscita ad arrivare a destinazione, ma…TROPPO TARDI.
La vista dal Monte Rokko è davvero da togliere il fiato, ma tutte le attività limitrofe chiudono rigorosamente alla cinque, e allora mi chiedo perché non abbassare il prezzo della funicolare la sera? Pagare dieci euro per salire e scendere giusto il tempo di qualche foto e un po’ di contemplazione mi è parso un tantino esagerato. Nel caso voleste farlo, andate primo pomeriggio o mattina presto prima di recarvi in città.

Per consolarmi di tale delusione, sono tornata a Kobe per qualche scatto serale nella Flower Street dove un orologio sulla falsariga di quello ginevrino è solo il fiore all’occhiello, appunto, di una romantica camminata verso il porto, dove lo spettacolo di luci degno da cartolina dà il meglio di se.

E’ questo è stato il dolceamaro sabato che ho trascorso in giro per Kobe e dintorni, siete mai stati in questa città o avete mai provato la famosa carne che si scioglie in bocca come burro? Fatemi sapere!
Oddio!!! Stupendo!
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Stupendo…e soprattutto tutto buonissimo! ;D
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*-* immagino!
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