[DISCLAIMER: anche questo è un articolo tra il serio e faceto, spero che nessuno si senta offeso da tutto ciò! 😀]
Le statistiche parlano chiaro, potrei anche tessere le più alte lodi ad una qualsiasi parte del mondo, ma pare che gli articoli che più vi piacciono sono proprio quelli in cui parlo male di un posto. Quindi so benissimo che aspettavate questo momento, perché sì miei cari, anche il Giappone ha quei lati che un italiano proprio non riesce a digerire, soprattutto se deve viverci! Pensavate forse che fosse il magico paese delle meraviglie? Toglietevelo dalla testa, soprattutto se vi piace mantenere la mentalità “verdebiancoerossa”.
E quindi dopo Taiwan e Inghilterra vediamo quali sono i cinque motivi che mi fanno gridare “state alla larga da questo paese, gaijin!”
1.Dov’è il forno?
La cucina giapponese è una cucina forse sana, dai sapori delicati e millenari. Ma è inutile che ci prendiamo in giro a vicenda, quando si vive all’estero quel desiderio di “sapore di casa” si fa sempre sentire. E se siete un po’ pratici con i fornelli potrete saziarlo facilmente. A meno che non siete qui dove…NESSUNO HA UN FORNO! Sì lo so, direte “che motivo stupido”, ma ragazzi come si fa a vivere tre mesi senza un forno? Sapete quante cose ci si perde? Le torte, le pizze, la pasta al forno…e tutte le ricette salva dispensa! Qui in Giappone il forno pare non si usi, c’è il tostapane, c’è la cuociriso, c’è il frullatore. Ma non un maledettissimo forno. A quanto pare solo gli appassionati si concedono questo lusso. E a noi gaijin non resta che comprarcelo, se proprio lo vogliamo…
2.E dov’è il mocio?
Altro grande assente della vita giapponese è questa leggendaria creatura mistica: il mocio! Quello per pulire i pavimenti, esatto. Avete presente quando negli anime si vedono i ragazzini pulire le scuole piegati sulle ginocchia, usando gli stracci a mani nude e tu ti chiedi “ma che forma di punizione/tortura è mai questa?”. No ragazzi, ci siamo sbagliati, non è una punizione. Qui si fa proprio così, non si usa il mocio, non si usa la scopa con lo straccio, qui NON SI LAVANO I PAVIMENTI. Lo so che suona molto forte, ma il giapponese purosangue, usando solo i calzini per girare per casa, non ne sente la necessità. Userà tantissimo l’aspirapolvere, il “korokoro” (il levapelucchi, usato qui per qualsiasi cosa) e lo straccio umido si riserva solo per i dettagli: nel caso fosse caduta qualcosa a terra, se ci fosse una singola macchia. Tutto rigorosamente con olio di gomito.
3.Chiudete la porta!
A me questa storia che i giapponesi non chiudono la porta di casa perché si sentono al sicuro mi ha sempre un po’ fatto sorridere. Tralasciando come credessi fosse una leggenda metropolitana, resta una di quelle cose che ti fa pensare “ah, che bello questo senso di tranquillità”. Certo, in teoria. Se poi la porta di casa lasciata aperta è LA TUA vedrete come cambiano le cose! Che la prima volta la spingi col magone in gola che magari sono venuti i ladri a portarsi via quei due euro in yen che ti ritrovi, o se dormi con la tua host family e senti rumori e bisbigli dalla cucina pensi che qualcuno è entrato in salotto e dio sa solo cosa vogliano farvi. Insomma, sarà anche un atto di fiducia, ma io la porta la voglio chiusa. Con due giri di chiave, magari.
4.Una sana macedonia d’oro
Non è qualcosa di nuovo, lo sanno tutti che in Giappone la frutta costa un occhio della testa. Il turista farà spallucce, può sopravvivere una settimana senza. Ma chi ci vive? “Comprati la frutta del luogo” mi si è detto. SIETE DEGLI ILLUSI! Non c’è nessuna frutta del luogo! Vuoi l’uva? 15 euro un grappolo! Vuoi una mela? La più scarsa ti costerà un euro. Sì, un euro UNA. E ti ritrovi a mangiare per mesi e mesi banane, perché è l’unica cosa che ha un prezzo accettabile. Meglio ancora se un po’ vecchie e macchiate.
5. All you can eat di sushi? SCORDATEVELO!
La più grande delusione giapponese è non poter sfondarsi a sushi. I maledetti cinesi e i loro finti ristoranti kaiten hanno messo in testa all’italiano medio che il sushi è qualcosa di economico. Nuovamente ILLUSI! Qui il sushi è l’elite della cucina giapponese, andate a dirlo a Jiro Ono che con 9 euro vi mangiate 80 maki, vedete come vi sbatte in faccia il suo omakase da 300 euro! Però in compenso ci sono ristoranti italiani di all you can eat pasta e pizza a sette euro. Brucia, vero?
Lo straniero sarà sempre un ospite. Graditissimo ma ospite.
Il Giappone è una terra di contrasti, anche nell’accoglienza. Lo straniero è un benvenuto ospite di altissimo riguardo. Le cose cambiano solo quando lo straniero si comporterà da Giapponese. Nel mondo del lavoro, nella vita quotidiana, non c’è l’integrazione e l’assenza di pregiudizio che ci si aspetta da un paese che non batte ciglio a vedere per strada i colorati abiti alla Harajuku. Non fraintendetemi, non sto facendo di tutta l’erba un fascio, ma sarebbe mentire fingere di non sentire quanto la società giapponese sia estremamente chiusa e cerchi di proteggersi dalle influenze esterne non gradite. Ma anche dalle gradite, perché tra due pari l’azienda giapponese sceglierà sempre il proprio compatriota. Il Giapponese sa come trattare bene i propri ospiti, e sa anche come trattarli sempre da tali. Anche se ospiti non li si è ormai più.
Bella descrizione, mi hai fatto sorridere: tutte cose verissime, ma il giappone mi manca … devo pensare di tornarci il prossimo anno per almeno una settimana di vacanza 🙂
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Alla fine non sono motivi poi così gravi, bisogna semplicemente aprirsi a nuovi orizzonti! 😀
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Si, vero! Dovresti provare a vivere dalle mie parti, nel Paese dei Castelli di Sabbia, e tra l’altro qui gli autoctoni non hanno il senso dell’umorismo ….
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La parte degli ospiti la conoscevo, me l’ha raccontata un signore che è sposata con una cinese e ha tipo 3 o 4 ristoranti di sushi in tutta italia e non ho ancora per quale motivo ne ha aperto uno ad Aversa. Comunque disse che in Giappone si trovò malissimo e si sentiva sempre con l’alito sul collo della gente “ma quando te ne vai?”… E infatti straconsiglia sempre la Cina.
Eddai, la porta no, chiudila ahahah chiuditi in camera!
Il fatto della frutta anche la so, che loro amano le pesche e c’hanno il problema che sono un cibo lussuoso XD vabbè, vivono comunque su un’isola spersa piena di montagne, vulcani e terremoti!
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Metto una scopa di traverso se necessario alla mia barricata! xD
Per la frutta ho capito che fanno una selezione incredibile per selezionare la quintessenza del frutto che vogliono vendere, la mela suprema, la banana perfetta, la pesca divina. Certo il portafoglio ne risente, quanto meno è buona…non come quella inglese!
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Anche l’armadio di cartone! Il futon, poi compro un letto e metto anche quello… ahahaha mi fai comunque venire voglia di andare in Giappone!
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Passi il sushi no limits, passi pure la porta aperta, ma il forno proprio no. Come la cucino la pizza?? 😀 scherzi a parte, non so come farei senza forno, è il mio alleato numero uno in cucina!
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Il forno risolve troppe cose per rinunciarvici! 😦
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Ho adorato dalla prima all’ultima battuta, ma la cosa che sicuramente mi ha fatta ridere di più è il pensiero dell’all you can eat italiano 😁
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Non sarà necessario nascondere il sushi avanzato dentro le lattine vuote in Giappone! xD
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Ma nascondono la pizza????? XD
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Probabile!! xD
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